Queste parole le dedico a chi ha lasciato la Sicilia denigrando essa per quella che non è;
a chi lasciando questa Terra ha mal creduto di migliorare sé stesso anziché rimanere e migliorarsi migliorandola, provando a cambiarla, a farla crescere, a farla emergere;
a chi andando via si è mal convinto di aver vinto anziché ricordare a sé stesso di aver fallito proprio per il semplice motivo di averlo fatto;
a chi ha bisogno di ricordare a sé stesso di essere siciliano poiché se l’è scordato;
a chi, con il cuore spezzato, è costretto a vivere ogni giorno lontano dalla sua Terra, dalla sua famiglia e da tutti i suoi più cari affetti, preoccupandosi di trovare la giusta via nella propria vita e curandosi di portare il meglio della sua sicilianità ovunque piazza nuove radici;
e ovviamente lo dedico a te mia amata Terra, a quello che sei stata e a quello che sei diventata, a quello che mi hai insegnato e soprattutto a quello che grazie a te sono diventato, un uomo così felice, orgoglioso e fiero di essere un tuo figlio.
A te mia Sicilia.
A te!